Il mio ringraziamento a voi dopo l’anno della pandemia: 2020
Il 2020 è stato un anno inaspettato, un anno che ci ha costretto a modificare e cambiare le nostre abitudini, ci ha costretto a stare a regole diverse, a travolgere la nostra vita. Un anno in cui abbiamo potuto capire qual’è la differenza tra il contatto e le relazioni umane anziché quelle virtuali. La tecnologia ci aiutò in parte, ma resta sempre la freddezza che ogni dispositivo trasmette. Abbiamo perso lavori, abbiamo perso tempo ritrovandone altro per far un po di chiarezza sulla nostra fretta e il nostro stile di vita dove non c’è mai tempo.
Sappiamo bene di aver chiesto, mille volte, tempo all’universo. Chi non ha mai detto: “se avessi più tempo…”? E beh, ci è stato concesso, peccato che non come volevamo, perché abbiamo dovuto lavorare per vivere e per tenerci il lavoro stretto, alcuni non sono riusciti, alcuni si sono ammalati e ce l’hanno fatta, ma altri no. Quasi tutte le famiglie nel mondo hanno avuto un lutto, come minimo. La perdita di un essere caro ha lasciato le nostre famiglie con un posto vuoto, a volte colmo di rabbia e frustrazione perché la pandemia non permetteva di stare vicino a coloro che ci stavano lasciando, la malattia: il covid-19 ci ha allontanato gli uni dagli altri, facendoci però ricordare e valorizzare i tempi di unità.
Sono anni, se non secoli che litighiamo, che ci facciamo mille problemi coi vicini, coi parenti, con chi ci circonda eppure…vedere qualcun altro al supermercato nel 2020 rappresentava una conquista, l’unico momento in cui non ci importava del colore della pelle o di altri pregiudizi. Il mondo si è dovuto arrendere al cambiamento, per poter trovare strategie più o meno efficaci che permettessero di “ritornare ad una normalità” che ancora oggi sembra non sarà quella alla quale eravamo abituati. I governi del mondo si sono accorti delle loro fragilità, ma anche dei loro punti forti. I paesi hanno cominciato ad aiutarsi, inviandosi tutto quello che potevano produrre per affrontare la pandemia, gli uni agli altri.
E’ stato un anno difficile, qualcuno potrebbe usare un aggettivo più duro, ma è sempre stata un’opportunità per renderci conto delle nostre crepe personali e sociali. Prima della pandemia usavamo migliaia di maschere sociali, per apparire, per vantarci. ORA siamo costretti tutti ad indossare una maschera e anche se le mascherine possono avere un colore diverso, dei disegni diversi coprono sempre le nostre bocche e i nostri nasi e tutti le dobbiamo indossare, rendendoci tutti uguali. E ricordandoci che siamo tutti essere umani.
La riflessione che condivido con voi è che ciò che abbiamo chiesto inconsciamente come società è ciò che abbiamo ricevuto con quel che è accaduto nel 2020. Alcuni paesi volevano la guerra,, altri cercavano di non farla accadere, si parlava sempre di sovra affollamento, di sovra popolazione, eppure… ad oggi 3 febbraio 2021 abbiamo perso 2,272,313 persone, in tutto da quando ebbe inizio a Wuhan nel dicembre 2019.
Il 27 gennaio si commemoravano le vittime dell’Olocausto, con il giorno della memoria e ricordiamo anche coloro che sono caduti con questa pandemia. Guardiamo indietro per poter muoverci meglio al futuro, vivendo però il presente. Il presente è l’unico tempo dove possiamo veramente cambiare il corso delle cose, con le nostre azioni.
Per noi dello Spazio Mille Cerchi, l’anno 2020 è stato un anno pieno di incertezze, difficoltà e di chiusure. Abbiamo dovuto abbandonare la nostra sede ad Olgiate Comasco, abbiamo dovuto adeguarci alle esigenze del lock down, e per rimanervi accanto abbiamo implementato le nostre lezioni in modalità online. Non è stato un anno semplice, non lo sarebbe stato comunque per diversi motivi personali ma tutto è venuto amplificato dalla pandemia e vi confesso che come persona e proprietaria di questa realtà ho sofferto immensamente.
Tuttavia, grazie agli allievi nuovi che decisero di usufruire dei nostri servizi online, quel buio in cui ero si è leggermente colorato.
Quindi colgo l’occasione per ringraziarvi tutti, coloro che sono stati, che sono e che saranno. GRAZIE.
Chi conosce questa realtà o conosce me sa che ciò che dono al mondo è un sapere fatto non solo di conoscenze ma di empatia e gentilezza. Il mio augurio per tutti in questo 2021 è che possiate ricorrere alla gentilezza e all’empatia anche quando sembra difficile, che possiate trovare le soluzioni più adatte a voi e alle vostre difficoltà. Grazie di cuore per la presenza ed il supporto perché per me era già un anno difficile e delicato dopo la fine di una relazione importante nella mia vita. Ho perso tutto, tranne la speranza e la gentilezza, queste due cose mi hanno mantenuta salda alla vita e hanno aperto porte dove c’erano solo muri.
Cerchiamo di muoverci, anche se siamo in grosse difficoltà, con gentilezza, con passo fermo, accogliendo anche ciò che è inaspettato e imparando ad assecondare le situazione, diventando così più flessibili.
Se cambiamo il modo in cui ci vediamo gli uni agli altri, se ci godiamo ogni minuto delle nostre giornate, se ringraziamo per ciò che abbiamo ma anche per ciò che non abbiamo, potremo mandare un segnale inconscio e vibrazionale diverso all’universo.
Ringrazio ancora tutti voi, per leggere questo articolo e vi dico: Possiamo essere più uniti, meno egoistici ora.
Grazie a voi ho potuto continuare a portare del bene con il mio lavoro.
GRAZIE MILLE dal profondo del mio cuore.
Siamo operativi ancora online o in caso di servizi alla persona anche a domicilio.
Con immensa gratitudine,
Amanda Diaz (Spazio Mille Cerchi)
Fonti
https://www.worldometers.info/coronavirus/?utm_campaign=homeAdvegas1?%22%20%5Cl%20%22countries

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