L’allattamento al seno è il modo più naturale, sano ed economico per nutrire i figli. In natura i mammiferi allattano i cuccioli per provvederli i nutrimenti di cui hanno  bisogno nel primo periodo della loro vita. Oggi però c’è molta disinformazione sul allattamento e questo porta le mamme ad un uso più diffuso del latte artificiale nonché ad un sentore materno di incapacità. Ci sono molte dicerie sull’allattamento ma anche poco sostegno. La capacità di suzione dei neonati è innata, nella specie umana la capacità di suzione, presente come riflesso immediatamente dopo il parto, permette l’attaccamento. Un neonato messo subito dopo il parto sulla pancia della mamma, cercherà in autonomia di arrivare al seno e aprirà bene la bocca per attaccarsi, se non avete mai avuto quest’esperienza cercate nel web video sul breastcrawl. 

I meccanismi di suzione adeguati (corretto attaccamento e allattamento a richiesta) contribuiscono alla preparazione del seno alla montata lattea. L’allattamento a richiesta permette al latte di evolversi e di nutrire il bambino assecondando il suo fabbisogno giornaliero, d’accordo alla suzione il seno si regolarizza, col passo dei mesi il latte cambia perché il neonato abbia una crescita normale ed equilibrata.

Perché allora il latte artificiale è così utilizzato e spesso troppo consigliato?

Se una volta la classe alla quale apparteneva la donna oppure possibili malattie potevano richiedere l’uso della balia, oggi lo stress e la paura della madre, il rientro al lavoro, la vita caotica, movimentata e frenetica insieme al mancato e adeguato supporto dalla gravidanza al post parto portano al uso del latte artificiale. Per aiutare le mamme ci sono figure e organizzazioni che si occupano di consulenza e che tolgono qualsiasi dubbio in merito all’allattamento, ci sono anche gruppi di appoggio che possono essere più veloci e sbrigativi, ma la cosa importante è avere il coraggio di chiedere.

Se bene il latte artificiale può essere utile in certi casi è anche vero che non è il miglior latte per crescere un cucciolo d’uomo, alcuni bambini mostrano sin da subito intolleranze, allergie perfino a lungo termine. Il latte artificiale è costituito da latte vaccino il quale viene profondamente modificato per renderlo idoneo al neonato. Il latte materno si evolve assecondando la crescita del bambino e le sue esigenze ed è altamente digeribile oltre ad essere unico per ogni bambino. Possiamo tuttora essere grati della presenza di una alternativa come quella del latte artificiale, il mio invito alle mamme e future mamme e di documentarsi e scegliere consapevolmente la propria strada.

L’allattamento dev’essere un momento di unione e condivisione col proprio bebé, dev’essere un momento rispettato e sostenuto da chi sta attorno alla madre, dev’essere una esperienza piacevole, serena e gratificante per la donna tanto quanto lo è per il neonato.
All’inizio ci possono essere delle difficoltà nel suo avvio, ma con il giusto sostegno tutto si risolve abbastanza in fretta.

L’OMS (organizzazione mondiale della sanità)  e altre organizzazioni che sostengono l’allattamento al seno consigliano che il latte materno sia l’alimento esclusivo del neonato almeno fino ai 6 mesi, questo perché contiene ed è ciò di cui ha bisogno per vivere. Dopo il 6° mese è consigliabile continuare finché mamma e bambino desiderino.
E’ importante che le madri sappiano che alcuni bambini possono attaccarsi molto spesso, ma questo permette loro di avere una crescita equilibrata e che asseconda i loro bisogni.
Molte donne impaurite dal mito di non avere latte pensano che questa richiesta frequente sia perché non si ha appunto abbastanza latte oppure che esso non sia abbastanza sostanzioso ma i motivi sono ben altri: scatti di crescita, cambio di clima, disturbi, bisogno di contatto, ecc. L’allattamento a richiesta è quando queste richieste del bambino quando sono assecondate.

Come ho detto all’inizio è la suzione e la stimolazione del seno che produce il latte per cui più volte si attacca il bambino più latte si forma. Il corpo è talmente intelligente che sa calibrarsi per cui ogni volta che il bambino si attacca produce la quantità perfetta da consumare senza sprecare.

Non bisogna fare cose come la doppia pesata o altro per capire se il bambino mangia abbastanza, i segni di benessere del neonato sono visibili, e possiamo capirli in base alla quantità di pannolini che bagna e sporca ma soprattutto alla vitalità che mostra, nonché ad una crescita globale di peso, altezza e circonferenza cranica.

Fino a quando va bene allattare?

L’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) raccomanda l’allattamento al seno in maniera esclusiva fino al compimento del 6° mese di vita e aggiunge che:

“Il latte deve continuare ad essere parte integrante della dieta durante l’alimentazione complementare e si raccomanda di continuare con l’allattamento al seno fino a due anni ed oltre.” 1

L’allattamento lo si può continuare finché mamma e bambino desiderano, è un loro momento, e anche quando il bambino viene svezzato, il latte continua ad essere fonte di nutrimento, anticorpi e perché no coccole. Per di più l’allattamento al seno ha molti benefici sia per mamma che per bambino.

Benefici dell’allattamento al seno:

  1. Rafforza e consolida il legame mamma-neonato.
  2. Fornisce un’alimentazione unica e completa al neonato.
  3. Protegge il neonato da infezioni, passando degli anticorpi.
  4. E’ ricco di sostanze che aiutano nella digestione, rinforzano il sistema immunitario e maturano organi e il sistema nervoso.
  5. E’ sempre pronto per l’uso, igienico e alla giusta temperatura.
  6. La protezione che offre è di lunga durata e previene le infezioni gastrointestinali e delle prime vie respiratorie, la SIDS, l’obesità, il diabete e malattie cardiovascolari, ecc.
  7. Un po’ di latte può aiutare a curare infezioni agli occhi e problemi cutanei (anche arrossamenti di pannolino)
  8. I meccanismi dell’allattamento fanno che il bambino massaggi e eserciti i muscoli della mandibola facendo che le osa facciali si sviluppino più completamente.
  9. Porta benefici alla salute generale della mamma.
  10. Dopo il parto favorisce all’utero di ritrovare più rapidamente la sua dimensione iniziale, la forma e tonicità che aveva prima della gravidanza.
  11. Evita possibili emorragie post parto.
  12. In alcuni casi può aiutare la donna a perdere peso.
  13. Può prevenire malattie come la sindrome metabolica e cancri al seno, al utero e cancro cervicale.

In più allattare è gratis.

1- European Commission (2006). Alimentazione dei lattanti e dei bambini fino a tre anni: Raccomandazioni standard per l’Unione Europea. Consultato 2 febbraio 2010, a http://www.aicpam.org/docs/EUpolicy06it.pdf

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